AUTOCERTIFICAZIONE IMPATTO ACUSTICO E AUTOCERTIFICAZIONE ACUSTICA
INDICE DEI CONTENUTI
1. Autocertificazione Impatto Acustico
1.1 Valutazione di impatto acustico: cos'è?
1.2 Chi deve redigere la valutazione di impatto acustico?
1.3 Quando è ammessa l'autocertificazione impatto acustico?
1.4 Pro e contro autocertificazione impatto acustico
Opinioni Valutazione Impatto Acustico
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Relazione Impatto Acustico
1. Autocertificazione Impatto Acustico
Quando è Ammessa l’Autocertificazione per l'Impatto Acustico? Per l'avvio di una nuovi pubblici esercizi, attività commerciale o per la costruzione di un nuovo edificio, la legge pretende dal titolare una valutazione di impatto acustico volta ad evidenziare l'incidenza dell'attività sull'ambiente circostante.
Normalmente operata da Tecnici Competenti in Acustica specializzati, la valutazione, in taluni casi, può essere oggetto di un'autocertificazione impatto acustico da parte del responsabile.
Vediamo nel dettaglio cos'è la valutazione di impatto acustico e quando è ammessa l'autocertificazione acustica.
1.1 Valutazione di impatto acustico: cos'è?
Valutazione di impatto acustico: cos'è? Si tratta di un documento volto ad attestare il livello di impatto acustico generato da una determinata attività, o, in altri termini, il livello di rumore e la sua sostenibilità rispetto all'ambiente circostante.
La valutazione di impatto acustico è obbligatoria, come prescritto dall'art. 8 della Legge 447/1995, ed è diretta ad evidenziare l'insieme di emissioni sonore che provengono da un certo edificio, adibito ad attività produttive, e la compatibilità di queste ultime rispetto al carico di intensità sonora già prodotta in un determinato territorio.
Tale valutazione viene normalmente richiesta dal Comune o da altri organi pubblici, come nel caso in cui sia stato presentato un esposto contro l'autore di un inquinamento acustico di un certo rilievo.
In particolare, i casi in cui è necessario produrre la relazione di impatto acustico sono molteplici: dalla costruzione di opere pubbliche (strade, ferrovie e così via) a quella di opere private, passando per il potenziamento o la modifica di edifici volti ad uso privato o, più frequentemente, aperti al pubblico (come negozi, discoteche, impianti sportivi) e, in generale, tutti gli edifici volti ad insediare una nuova attività di tipo produttivo o commerciale.
1.2 Chi deve redigere la valutazione di impatto acustico?
Chi deve redigere la valutazione di impatto acustico? Chiarito in sintesi cos'è la valutazione di impatto acustico, è necessario adesso vedere chi può farla.
Secondo il disegno normativo delle leggi vigenti, il documento in questione deve essere redatto, curato e firmato da un Tecnico Competente di Acustica, iscritto nell'apposito albo tenuto dal Ministero dell'Ambiente.
La necessità di un documento tecnico si spiega alla luce dei diversi interventi di misurazione che è necessario predisporre, passando soprattutto per la misurazione acustica di impatto acustico.
Inoltre, la dichiarazione di impatto acustico si differenzia a seconda che sia volta ad attestare il livello di rumore già prodotto da una determinata attività o sia diretta a prevedere l'impatto acustico di un'opera futura (in questo caso si parla di relazione previsionale).
1.3 Quando è ammessa l'autocertificazione impatto acustico?
Quando è ammessa l'autocertificazione impatto acustico? Nonostante il livello di complessità tecnica richiesto per la redazione del documento di impatto acustico, in alcuni casi la legge stessa ha previsto la possibilità dell'autocertificazione acustica.
In particolare, il D.P.R. 227/2011 ha disciplinato i casi in cui è possibile sostituire alla dichiarazione certificata di un tecnico la mera autocertificazione, ossia una dichiarazione sostitutiva impatto acustico che può essere prodotta direttamente dall'interessato.
L'autocertificazione impatto acustico non è altro che un documento al cui interno il titolare dell'attività dichiara che la struttura interessata non supererà i limiti di tolleranza al rumore previsti per quel dato territorio.
La dichiarazione impatto acustico in questione deve essere sottoscritta dal soggetto senza che vi sia a suo carico alcuno obbligo di effettuare misurazione acustica di impatto acustico.
Normalmente, è lo stesso Comune a mettere a disposizione del cittadino un modulo prestampato dove effettuare l'autodichiarazione di impatto acustico.
In particolare, i casi in cui è ammessa l'autocertificazione acustica sono quelli indicati direttamente dalla legge.
Si tratta delle attività a bassa rumorosità individuate dall'elenco compreso nell'Allegato B del dpr. 227 del 2011 autocertificazione (cui si rinvia per il dettaglio), oltre che di quelle attività, non comprese nell'elenco citato, per le quali non si prevede il superamento delle soglie di emissioni di rumore previste dai regolamenti comunali vigenti, come ad esempio i locali commerciali in cui si diffonde musica.
La Regione Lombardia, inoltre, ha previsto con apposita legge la possibilità di presentare l'autocertificazione impatto acustico quando l'attività interessata è compresa all'interno dell'elenco di imprese rumorose che rispettano talune condizioni.
1.4 Pro e contro autocertificazione impatto acustico
Pro e contro autocertificazione impatto acustico: Dal momento che l'autocertificazione acustica in materia di impatto acustico elimina la necessità di rivolgersi ad un tecnico specializzato, il titolare va incontro ad un risparmio di tempo e di denaro.
Ovviamente, può essere opportuno affidarsi all'autodichiarazione nelle ipotesi di attività commerciali o produttive a basso impatto acustico, come nei casi di locali non dotati di impianti di diffusione per la musica o non aperti al pubblico in orario notturno.
Al di fuori di queste ipotesi, può essere azzardato limitarsi ad una semplice autocertificazione impatto acustico, dal momento che il cittadino non è di solito in grado di autovalutare l'effettivo impatto acustico generato dalla propria attività.
Nei casi dubbi, infatti, presentare una dichiarazione sostitutiva impatto acustico può determinare l'insorgere di alcuni problemi.
Si parla, nel dettaglio, delle sanzioni penali per il falso in atto pubblico (fino a due anni di reclusione), oltre che del rischio di revoca della licenza produttiva o della concessione a costruire, senza contare le spese processuali, il risarcimento dei danni, il pagamento degli interventi di bonifica acustica per limitare la rumorosità dei pubblici esercizi, dei locali e, comunque, l'obbligo di provvedere a proprie spese alla redazione di una valutazione impatto acustico.
È questo il motivo per cui, normalmente, è bene affidarsi a degli esperti nel settore dello studio dell'impatto acustico.
Sorgedil permette ai titolari di attività e a quanti intendano costruire opere di affidarsi a Tecnici Abilitati, la cui competenza nei diversi settori economici permette di azzerare del tutto i rischi di una autocertificazione impatto acustico non debitamente compilata.
E' possibile rivolgersi a Sorgedil per ottenere in poco tempo la consulenza di un tecnico abilitato, operante su tutto il territorio nazionale.
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OPINIONI VALUTAZIONE IMPATTO ACUSTICO
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